La mostra è l’occasione per presentare in modo preliminare i risultati delle indagini e delle complesse attività di restauro e studio dello straordinario manufatto e del suo contesto.
Grazie alla collaborazione tra la Soprintendenza e gli Archeologi che hanno condotto lo scavo sul campo, nella mostra si propone l’inquadramento di Ponte al Prato nel contesto della Valdinievole orientale in età romana, e vengono raccontati alcuni particolari sullo scavo e sui reperti, dal momento del recupero al restauro e all’interpretazione.
La ruota idraulica di Ponte al Prato trova pochissimi confronti in Europa, perché il legno si conserva solo in particolari contesti. Tuttavia, grazie all’esistenza di un esemplare simile e meglio conservato nel cantone di Zug in Svizzera, è stato possibile ipotizzare la ricostruzione del complesso meccanismo che viene presentata in questa sede, in attesa che siano completate le operazioni di restauro e studio e che possa essere esposto il manufatto originale.